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Oggetto:

“Parole e cose”. Itinerari etnolinguistici tra Romania e Italia

Data
Giovedì 1 dicembre 2022
Fino a
Martedì 31 gennaio 2023
Partecipanti
Descrizione

L’iniziativa è consistita nella progettazione e nella realizzazione della mostra dal titolo Parole e cose: itinerari etnolinguistici tra Piemonte e Romania, allestita presso i locali dell’Archivio di Stato di Torino, Via Piave 21, dal 1° dicembre 2022 al 31 gennaio 2023.

La progettazione dell’esposizione si è articolata nelle seguenti attività:

1. selezione delle foto e dei disegni da esporre, tratti dagli archivi dell’Atlante Linguistico Italiano, del Museo della Lingua Romena e del Museo Etnografico della Transilvania;

2. selezione dei manufatti originali (attrezzi e costumi popolari) conservati presso il Centro Culturale ed Etnografico dei Romeni a Torino;

3. ideazione del percorso espositivo, che ha toccato i seguenti temi: la casa contadina, dalla sua struttura agli interni; i mestieri tradizionali (in particolare arte della ceramica e filatura); abiti e costumi popolari; le tradizioni delle festività pasquali e natalizie;

4. allestimento dei pannelli introduttivi e delle didascalie bilingui (italiano-romeno) che hanno accompagnato le foto e i manufatti esposti;

5. ideazione e realizzazione dei materiali informativi (sito web e locandine promozionali).

Alla progettazione è seguita la fase di allestimento della mostra, con la disposizione della documentazione fotografica nei locali dell’Archivio di Stato e la sistemazione dei manufatti (una galleria di immagini dell’allestimento finale è visibile sul sito della mostra www.paroleecoseromania.unito.it/).

Infine, è stato organizzato un evento di presentazione della mostra, che si è svolto lunedì 19 dicembre 2022 (ore 18:30-20:30) presso la sede espositiva con interventi di Stefano Benedetto (Direttore dell’Archivio di Stato di Torino), Laurențiu-Mircea Babei (Console di Romania a Torino), Matteo Milani (Direttore del Dip. di Lingue e letterature straniere e Culture moderne), Alberto Pelissero (Direttore del Dip. di Studi Umanistici), Antonio Damasco (Rete Italiana di Cultura Popolare), padre Gabriel Burcescu (Parrocchia Ortodossa Romena dell’Esaltazione della Santa Croce), Roberto Merlo (Dip. di Lingue e letterature straniere e Culture moderne), Federica Cugno (Dip. di Studi Umanistici-ALI) e Cosmina Berindei (Istituto di Linguistica e Storia letteraria “Sextil Pușcariu”, Accademia Romena, Filiale di Cluj-Napoca), a cui ha fatto seguito uno spettacolo di danze e canti popolari romeni a cura di Rodica Manciu, offerto dal Centro Culturale ed Etnografico dei Romeni a Torino.

 

Impatto
Da un punto di vista scientifico la mostra ha portato alla luce un ricco e interessante materiale etnografico inedito, costituito da disegni e fotografie d’epoca, non privo di reali qualità artistiche, che contribuisce alla documentazione e alla conoscenza della cultura tradizionale rurale romena. L’esposizione inoltre ha rappresentato un’opportunità per consolidare legami tra le Istituzioni e la cultura cittadina con partner romeni di rilievo, quali il Consolato romeno, l’Accademia Romena e il Museo Etnografico della Transilvania, e per dare visibilità e valorizzare la lunga e fertile tradizione di scambi culturali tra Torino e la Romania che continua oggi tramite la presenza sul territorio della Regione Piemonte e della Città di Torino di una delle comunità romene della diaspora più importanti a livello nazionale e internazionale. Da questo punto di vista, la mostra e l’evento collegato hanno contribuito alla creazione di un clima di buon vicinato e di cittadinanza inclusiva, come mezzi di diffusione della conoscenza di alcuni aspetti fondamentali dell’eredità culturale dello spazio romeno.
Link
www.paroleecoseromania.unito.it
Budget
Contributo dipartimentale: € 965,70; Dipartimento di Lingue (prof. Roberto Merlo): € 1.008,73; Consiglio regionale del Piemonte: € 1.200

Monitoraggio del gradimento

Strumento
Valutazione degli accessi
Analisi del monitoraggio

L’impatto dell’iniziativa è stato misurato quantitativamente sulla base del numero degli ingressi e qualitativamente attraverso i commenti lasciati dai visitatori sul quaderno collocato alla fine del percorso espositivo. Per ciò che concerne il primo indicatore si fa presente che l’ingresso alla mostra, ad accesso libero e senza biglietto, è stato possibile negli orari di apertura al pubblico delle sale dell’Archivio di Stato; pertanto, la stima dei visitatori (circa un centinaio) è stata effettuata sulla base delle indicazioni del personale dell’Archivio.

Il quaderno di rilevazione del gradimento è stato compilato da una decina di persone, romeni e non romeni, e i giudizi espressi sono stati molto positivi.

Oggetto:
Ultimo aggiornamento: 26/10/2023 13:26
Location: https://www.studium.unito.it/robots.html
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