Laboratorio Excelsior: ricerca e coreografia su identità, potere e nazione
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Descrizione e metodologia
Il GRUPPO DI RICERCA “Laboratorio EXCELSIOR: ricerca e coreografia su identità, potere e nazione” si propone di indagare l’origine del processo di incorporazione delle idee identitarie di nazionalismo e di nazione coloniale nell’Italia fra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento a partire da quell’osservatorio privilegiato dei processi culturali che è il corpo danzante, con un focus specifico sulla città di Torino.
La prospettiva metodologica è quella degli studi culturali e postcoloniali e in particolare degli studi di danza che, tra l’altro, indagano il rapporto fra formazione storica delle idee e degli stereotipi all’interno della società attraverso i dispositivi di potere che agiscono sui corpi e attraverso i corpi, e che diventano fenomeni osservabili in modo particolare nello spettacolo coreografico.
Lo studio prende le mosse dall’ipotesi che il «gran ballo» mimico Excelsior del coreografo Luigi Manzotti su musica di Romualdo Marenco (prima rappresentazione Teatro alla Scala di Milano 1881; Teatro Regio, Torino, 1882) costituisca un elemento centrale di un più ampio dispositivo foucaultiano di potere, finalizzato al consolidamento dell’idea di nazione coloniale. La ricerca prevede l’analisi degli spettacoli di danza di Manzotti dopo l’Unità d’Italia (da Pietro Micca, 1871 a Sport, 1897), realizzati per un pubblico che rappresenta la classe egemone del nord dell’Italia.
Il dispositivo attivato dall’Excelsior è in stretta risonanza con la matrice ideologica delle esposizioni universali di Milano e di Torino e diviene un elemento in grado di informare la produzione visiva di potere e la produzione di simboli all’interno di diversi processi artistici e culturali dell’Italia e dell’Europa fra fine Ottocento e inizio Novecento, grazie anche ai successivi balli della cosiddetta “trilogia manzottiana” Amor (1886) e Sport (1897).
Si intende indagare il balletto non solo attraverso le tracce storiche, documentali e iconografiche che ne tramandano la memoria, ma anche con l’analisi dei pochi metri di film rimasti di un documentario sull’Excelsior girati dal regista Luca Comerio nel 1913 alle soglie della prima guerra mondiale, quando la ripresa del balletto con diffusione cinematografica intendeva rafforzare il processo di incorporazione dell’idea di un’Italia come potenza europea, portatrice, presso le popolazioni “primitive”, della civiltà che libera dalla “schiavitù dell’oscurantismo”.
L’urgenza di questo tipo di indagine è legata all’emergere nell’Italia e nell’Europa del presente di un inquietante ritorno ai temi e ai simboli del colonialismo e dell’imperialismo, che si manifestano nella moderna forma del sovranismo. Analizzare attraverso un processo di decostruzione gli elementi del formarsi di questa idea e del radicarsi dei conseguenti comportamenti sociali del passato e del presente ha come obiettivo l’individuazione di antidoti al ritorno degli stessi, in particolare attraverso la prassi del re-enactment coreografico, messo in atto in particolare dalle manifestazioni più recenti e avanguardistiche della danza contemporanea italiana.
Un recente re-enacment del Ballo Excelsior ad opera di un coreografo contemporaneo italiano (Salvo Lombardo) ha messo in luce come sia possibile produrre, attraverso gli strumenti della cultura, quelle che Michel De Certeau chiamava (in L’invenzione del quotidiano) tattiche di resistenza nei confronti delle strategie di potere. Utilizzare i medesimi processi di incorporazione, proposti dal dispositivo originario, attraverso un nuovo corpo danzante opera su quest’ultimo in maniera critica, democratica e propositiva di visioni, in grado di andare oltre l’idea di conflitto e di isolamento culturale.
Impatto sociale
Il progetto di ricerca proposto, grazie al sistema di relazioni costruite negli anni precedenti, si interroga su come questi contenuti possano rappresentare un valore ed essere condivisi con la cittadinanza, in particolar modo con i giovani, per generare riflessioni e dibattiti sul tema.
Il progetto indaga e sperimenta nuovi approcci alla didattica, nell’ambito dell’educazione degli studenti delle scuole superiori alla cittadinanza. Il comitato scientifico indaga su come le azioni intraprese (residenza d’artista a scuola e formazione docenti) generino nuovi approcci che migliorino la qualità della vita a scuola dei ragazzi e dei docenti.
Il contesto identificato per accogliere la proposta scientifica e progettuale è il Liceo artistico-coreutico Primo di Torino. La scelta specifica di questo indirizzo di studi consente al gruppo di ricerca di progetto di intervenire su di un terzo livello, oltre quello pedagogico e sanitario, il livello storico-critico, caratteristico del gruppo di ricerca.
Sempre grazie alle collaborazioni scientifiche, attivate negli anni precedenti con l’Associazione Didee, l’Istituto Salvemini e il Polo del ‘900 per la realizzazione di azioni di formazione alla cittadinanza, verranno organizzati momenti di condivisione del tema in oggetto di studio con la cittadinanza presso il Polo del ‘900 con una conferenza-laboratorio.
È prevista una giornata di studi in cui saranno presentati i risultati della ricerca ad una comunità intersettoriale composta da studiosi, artisti, operatori, studenti, docenti e cittadini nell’ambito di Biennale Democrazia in programma nel 2023.
Responsabile scientifico
Prof. Alessandro Pontremoli
Componenti del comitato scientifico:
Prof. Massimo Lenzi
Prof.ssa Maria Paola Pierini
Dott. Giovanni Edoardo Carlotti
Gruppo di ricerca:
Prof.ssa Rita Maria Fabris (ricercatrice)
Dott. Emanuele Giannasca (Dottore di ricerca)
Dott.ssa Charlotte Gschwandtner (Dottoressa di ricerca)
Dott. Manlio Marinelli (Dottore di ricerca)
Dott.ssa Irene Pipicelli (Dottoressa di ricerca)
Dott. Andrea Zardi (Dottore di Ricerca)
Consulenti
Prof. Alessandro Tollari (docente di scuola secondaria di II grado)
Dott. Salvo Lombardo (coreografo)
Dott.ssa Mariachiara Raviola (Ass. Didee-arti e comunicazione)
Partenariato
Lavanderia a Vapore – Fondazione Piemonte dal Vivo Circuito Regionale Multidisciplinare
Dipartimento e Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino
Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini - Polo del ‘900
Associazione culturale Didee-arti e comunicazione.