PER-FORMARE IL SOCIALE. Formazione, cura e inclusione sociale attraverso il teatro.
Partecipanti al progetto
- Pontremoli Alessandro Piero Mario (Responsabile)
- Carlotti Edoardo (Ricercatore)
- Lenzi Massimo (Ricercatore)
- Pizzo Antonio (Ricercatore)
- Zardi Andrea (Ricercatore)
Descrizione del progetto
PERFORMARE IL SOCIALE
Il progetto Per-formare il sociale punta alla definizione di uno statuto scientifico autonomo delle pratiche del teatro sociale sia all'interno del più ampio spettro delle performing arts sia come risorsa per i settori socio-sanitari e socio-educativi. E’ un dato condiviso che alla sempre più ampia diffusione delle pratiche di teatro sociale in differenti ambiti di intervento (dalla cura all'inclusione, dai percorsi identitari all'intercultura, dall'ambito educativo alle situazioni di guerra...) non è corrisposta una adeguata valutazione delle radici e degli sviluppi di questo fenomeno all’interno della più ampia storia del teatro del ‘900. Al tempo stesso il crescente ruolo giocato da queste pratiche in ambito sociale, sanitario ed educativo rende necessaria la predisposizione di strumenti di valutazione che permettano un dialogo paritario con le pratiche di cura e di intervento sociale. A queste due esigenze si aggiunge quella relativa all’individuazione di percorsi formativi idonei in grado di promuovere la diffusione di una figura professionale ormai sempre più richiesta. Ogni fase di indagine (mappatura, definizione del modello, verifica applicata sul campo, validazione) sarà realizzata in dialogo tra i 5 atenei coinvolti (Università di Genova, Roma, Torino, Pavia e Università Cattolica di Milano) e con la rete internazionale di atenei ad essi connessa (oltre 10 istituzioni di ricerca, europee e non). Il confronto supporterà sia la verifica del modello che la disseminazione degli esiti della ricerca. Esito del progetto sarà la definizione di una carta internazionale sul Teatro Sociale presentata a livello europeo per l’elaborazione di linee guida circa la realizzazione di pratiche sociali a mediazione teatrale. Oltre a ciò gli strumenti valutativi elaborati verranno diffusi per promuovere una cultura della valutazione dell’impatto sociale ed economico di queste esperienze. La diffusione degli esiti avverrà attraverso: la realizzazione di seminari, convegni nazionali e conferenze performative; la partecipazione a convegni europei e internazionali; la pubblicazioni dei risultati su riviste di settore non solo nell’area delle performing arts, ma anche nelle aree disciplinari di sociologia, psico-sociologia, psicologia, neurologia e socio-sanitarie; la realizzazione di una piattaforma web open access che permetta la condivisione di contributi editoriali e di documentazioni audiovisive che costituisca uno strumento di scambio e co-progettazione anche al termine della ricerca e di diffusione presso gli stakeholder dei progetti di teatro sociale. Impatto non secondario del progetto, unitamente a quello sociale determinato dai singoli interventi sul campo e dalla diffusione dei risultati, sarà l’ulteriore riconoscimento della figura professionale dell’operatore di teatro sociale, la cui affermazione ha avuto negli ultimi due decenni conseguenze significative in termini di occupabilità, in primo luogo nei territori degli atenei coinvolti.