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Asia, Africa e Mediterraneo

 

 

La Sezione di Asia, Africa e Mediterraneo approfondisce lo studio delle lingue e delle culture delle regioni dell’Asia, dell’Africa e del Mediterraneo nonché  gli scambi che hanno avuto in passato e mantengono nella storia contemporanea tra esse e la cultura del resto del mondo.
La Sezione è caratterizzata da una molteplicità d’interessi e metodi di ricerca. In  primis, quelli linguistici, soprattutto per quanto riguarda:

  • lo studio tipologico delle  lingue asiatiche e africane
  • la descrizione delle lingue minoritarie
  • l’ecolinguistica
  • la sociolinguistica e le politiche linguistiche
  • i fenomeni di contatto
  • la linguistica storica
  • lo studio delle tradizioni grammaticali autoctone

La ricerca filologica è orientata allo studio delle letterature delle aree oggetto di ricerca con gli  strumenti della critica del testo e della contestualizzazione storica, tenendo conto dell’interazione tra oralità e scrittura nei processi di produzione e trasmissione dei testi e della storia  delle tradizioni interpretative. Lo studio delle religioni e  delle filosofie delle varie  aree mira a far compenetrare diversi approcci metodologici, a studiare le  interazioni esistenti tra differenti aree culturali e a proporne una valorizzazione  teoretica, tenendo sempre ferma la centralità delle lingue di origine  nello studio del pensiero. A ciò si aggiunge la ricerca sulla contemporaneità e la valorizzazione della pratica traduttiva e  della riflessione traduttologica.
L’apertura all’interdisciplinarità caratterizza anche gli studi culturali, gli studi di genere e  postcoloniali, sulla base delle prospettive più innovative di ricerca, senza mai prescindere dall’uso delle fonti primarie in lingua originale. Analogamente, gli studi storici mirano ad analizzare le specificità delle singole aree e le loro interrelazioni  secondo una prospettiva interdisciplinare che non può prescindere dall’uso delle fonti primarie in lingua originale.
Fra i numerosi progetti scientifici della Sezione, si segnalano i seguenti: Sonia Favi è fra i responsabili della ricerca del progetto “Faire le Monde: Premiers Globetrotters et Tours du Monde Touristiques (1869-1914)”, finanziato dalla Swiss National Science Foundation; Monica Detogni è parte dell’unità di ricerca torinese del PRIN “Classica Serica. The language and literary characteristics of East Asian Latin and the impact of classical texts on Latin Texts of Eastern Asia between Medieval and Early Modern Age” (P.I. Andrea Balbo, Univ. di Torino); Francesco Grande è responsabile di unità locale del PRIN “The lexicalization of the adjective class in Indo-European and Semitic” (P.I. Luca Alfieri, Univ. Guglielmo Marconi); Mauro Tosco e Graziella Acquaviva sono inseriti nel PRIN “InALC – Investigating African Languages and Cultures” (P.I. Ilaria Micheli, Univ. di Trieste), rispettivamente come Responsabile di unità locale e come partecipante; Graziella Acquaviva è Referente Progetto UniTo per la Tanzania, Università partner: Ruaha Catholic University (Iringa - TZ), all’interno del programma ERASMUS+ 2023-KA171, Region 9 - Sub-saharan Africa; Gianni Pellegrini è Responsabile di unità locale del PRIN “For a multivocal History of the Attitude Towards Non-human Animals in South Asia. Ethics, Practices, Symbolism. Investigating New Unsolved Issues” (P.I. Cinzia Pieruccini, Univ. di Milano); Corrado Martone è P.I. del PRIN “The Digital Kennicott: Textual Transmission of the Hebrew Bible in the Middle Ages - DiKe (TexTHBM)”;. Alessandra Consolaro è responsabile del progetto “Bhagvan Adinath Jain Study program: Distinctive values and non-violent practices of Jainism and ‘Jainness’ in southern Europe” finanziato dalla Jain Academic Foundation of North America (JAFNA), di cui fa parte anche Veronica Ghirardi.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2023 14:26
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